Sassari (mercoledì, 8 ottobre 2025) — Il Tribunale di Sassari ha emesso oggi la sentenza di condonna a 9 anni e 4 mesi di reclusione nei confronti di Dimitri Iacono, 33enne di Alghero. La pena, disposta dal GUP Sergio De Luca al termine del rito abbreviato, riguarda le accuse di estorsione, sequestro di persona, minaccia aggravata e porto di arma da fuoco.
di Alice Bani
La vicenda risale al dicembre 2024, quando Iacono fu arrestato dalla Squadra Mobile. Secondo la ricostruzione dei fatti, Iacono, in concorso con un’altra persona all’epoca dei fatti minorenne, avrebbe sequestrato un imprenditore algherese con l’obiettivo di estorccegli la somma di 50.000 euro, minacciandolo con una pistola.
Dopo aver costretto l’imprenditore a salire a bordo della loro auto, lo avrebbero picchiato, per poi far esplodere un colpo d’arma da fuoco, infrangendo il vetro della vettura in modo da far aumentare la pressione e paura alla vittima.
Una volta riportato a casa, l’imprenditore, sotto minaccia, riuscì a consegnare ai suoi aggressori circa 10.000 euro, che aveva a disposizione in quel momento. Prima di allontanarsi, Iacono e il suo complice, avrebbero minacciato la vittima, avvertendola del fatto che sarebbero tornati a riscuotere la somma rimanente.
La pubblica accusa aveva originariamente sollecitato una condanna più pesante, chiedendo fino 20 anni di reclusione con la riqualifica del reato in sequestro di persona a scopo di estorsione.
Last modified: Ottobre 8, 2025
