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Sardegna: apripista per l’aborto farmacologico nei consultori

Sassari (giovedì, 17 luglio 2025) — La Sardegna si distingue fra le regioni del Centro-Sud Italia aprendo la strada all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) tramite metodo farmacologico, anche a domicilio.

di Alice Bani

La Regione ha infatti dato inizio a un percorso significativo che recepirà le linee di indirizzo nazionali per quanto riguarda l’interruzione volontaria, cercando di rendere possibile questa pratica anche negli ambulatori e nei consultori, collegati ad una struttura ospedaliera, a costo zero per le pazienti. Oltre all’avviamento della fase sperimentale che prevede l’assunzione domiciliare dei farmaci per l’IVG.

Questa importante iniziativa, promossa dall’assessore della Sanità Armando Bartolazzi e approvata dalla Giunta regionale concretizza la possibilità di effettuare l’aborto famacologico a domicilio. La Direzione della Sanità avrà il compito di redigere un tavolo tecnico (personale della Direzione Generale, ginecologi ospedalieri e territoriali, operatori dei servizi coinvolti) che si occuperà di supervisionare tutto il percorso: dalla somministrazione dei farmaci, agli esami e visite di controllo, fino alla raccolta dei dati tramite la piattaforma Gino ++.

Con questa sperimentazione sull’assunzione domiciliare del farmaco, la Sardegna si allinea all’Emilia-Romagna. “Un segno concreto di attenzione e rispetto verso la salute e l’autoderminazione delle donne”. L’obiettivo di questo percorso è quindi di aumentare la qualità e la sicurezza delle procedure, ridurre il ricorso a metodi invasivi, migliorare l’accessibilità sul territorio e allegerire la pressione sulle strutture ospedaliere.

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Tag: Last modified: Luglio 17, 2025
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